SteeleLord

Nell'infanzia godei della sua inamovibilità adesso ne colgo la fragilità dell'uomo

Fior di ciliegio si posa sui capelli dorati ed ora è limpido il fulcro della mia vita

Il sasso increspa l'acqua calma e nel lago vi sarà un peso in più

Amore Amore, una celestial parola che comandar può il fato dell'uomo. Sì profondo, Sì immenso, da cambiare l'esistenza solo a chi di riconoscerlo ne ha la forza. Calda isola di pace in un oceano di guerra

Amico mio Un abbraccio. Così l'essere umano stringe a sé l'anima altrui, Donando l'illusioria certezza di una fondamenta forte, la cui debolezza sta nell'egoistica tentazione del tradimento. Una bugia. Piccola, e doppiamente quieta è la favilla che brucierà quei così solidi cardini, dando vita a un fresco basamento di ciarle e fandonie, fiducioso ch'esse resteranno 'sì quiete e taciturne. Tanto l'uomo riesce a distruggere, ma mai riesce a posare lo sguardo su tutto ciò che ha distrutto. Tanta è l'ignominia e la codardia, da soffocare ogni zelo che spinga a un gesto risolutivo.

Madre Non v'è forza della natura ch'io ti possa paragonare. Accarezzi la stanca fronte placando per un sottile attimo i pensieri ch'isolano la mente ancora immatura, donandomi un ette di vel coraggio per proteggermi dalla barbara realtà.

Quello sporco lago C'è una ninfea su quel lago sporco C'è una luce che splende nel buio C'è il presente che volta al passato C'è una ferita che si rimargina C'è un sogno che sta crescendo C'è un odio che sta sbiadendo Lasciami la mano Voglio mostrarti chi sono Non permetterò di frenarmi Adesso non ho più paura C'è una catena che si sta forgiando C'è uno sguardo che si spegne C'è un ricordo che riemerge C'è un dolore che sta bruciando C'è una pioggia che bagna solo me C'è un cielo che si sta oscurando Gioisci nell'ipocrisia Danzi immaturo sulle ceneri Ma io ti osservo Non puoi ingannarmi Odo il suono della tua voce Fredda

Il Silenzio Col pensier ti saluto, compagno di muti dialoghi passati. Pochi animi lodano la tua presenza, tanto fragile quanto inequivocabile, ch'al sol dalle labbra nominarti t'uccide.

Ninfea L'essere è fatto di petali, che giorno dopo giorno vengono silensiosi strappati al fiore della vita, scorrendo sul fiume del tempo. Amore e giustizia Odio e ingiuria ingialliscono gl'attimi che sull'antico purificatore scemano simil petali. In silenzio tutto ciò accade se non per una gentil goccia che scorre sul petalo del sentimento e tuona l'eco nell'animo umano.

Laudato sì di bel paese celeste Laudato sì di bel paese celeste ‘l giorno, Ch’i’ fu preso da ‘l d’angelico sguardo Ch’ancor a rilassa le labbia tardo, Mentre a mortal loco a piè lento torno. Ahi lasso, veder l’ volto sì pien di oro intorno, Dell'occhio innamoraimi et folle pargo, Ché al sol pensiero del starle appresso ardo D’un amor col quale il core m’adorno. Sussurrami l’aura d’angelica forma Versi ch’i’ comprendo solo appoco; Et dopo la furia tempesta, il calor torna. Laudato sì ‘l sorriso ch’accese il foco Ch’ancor n